Il duomo romanico di Modena, Lanfranco e Wiligelmo



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Duomo di modena
Il Duomo di Modena è tra i maggiori monumenti della cultura romanica in Europa, riconosciuto nel 1997 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, assieme alla sua torre Ghirlandina e all’adiacente Piazza Grande.
Il Duomo fu fondato il 9 giugno del 1099 per iniziativa delle varie classi sociali cittadine, come affermazione dei valori civici, culturali e religiosi della nascente Comunità. Dedicato a S. Maria Assunta, custodisce le spoglie di S. Geminiano, Vescovo e patrono di Modena morto nel 397. Il sepolcro del Santo vi fu trasferito nel 1106 da una precedente cattedrale. La consacrazione avvenne nel 1184.
Col nome di Ghirlandina è tradizionalmente conosciuta la torre campanaria del Duomo di Modena.
Alta 86,12 metri, ben visibile al viaggiatore che arrivi in città da qualunque punto cardinale, la torre è il vero simbolo di Modena.
La Torre Civica, con il duomo e la Piazza Grande della città, è stata inserita dal 1997 nella lista dei siti italiani patrimonio  dell’umanità.

Lanfranco (architetto)

Lanfranco (XI secoloXII secolo) è stato un architetto italiano, medievale, la cui opera principale fu il progetto del Duomo di Modena. Una lapide murata all'esterno dell'abside maggiore,  reca il nome dell’architetto e anche la data d'inizio dei lavori, il 23 maggio 1099.

Si ritiene che Lanfranco provenisse dalla diocesi di Como, le caratteristiche della sua opera sono dello stile romanico lombardo. Nella lapide che lo nomina egli viene indicato (in latino) come "celebre per il suo ingegno, sapiente e dotto".
Anche in una cronaca del tempo, si afferma che l'architetto del Duomo di Modena fu Lanfranco, il quale viene anche raffigurato in alcuni disegni, in vesti ricche rispetto a quelle umili degli operai e tiene in mano la verga del comando e dirige i lavori.
A lui si affiancò  lo scultore Wiligelmo che  lavorò alla decorazione della chiesa che  alla direzione dei lavori.
Il motivo fondamentale della sua architettura è una  serie continua di loggette che cingono tutt'intorno il Duomo, entro arcate cieche. Questo motivo è ripetuto all'interno.

 



Wiligelmo
Wiligelmo (XI secoloXII secolo) è stato uno scultore italiano, uno dei primi a firmare le proprie opere in Italia. Originario della diocesi di Como come Lanfranco, scolpì i rilievi del duomo di Modena verso il 1099 e probabilmente fu anche l'architetto responsabile dell'edificazione della facciata e della parte anteriore della cattedrale modenese. È il più importante maestro della scultura romanica in Italia, dotato nelle sue opere di una forza vitale e di un senso della narrazione inarrivabile per i suoi seguaci, superato pienamente forse solo da Nicola Pisano, oltre un secolo più tardi. Lo scultore riesce a dare vitalità alle figure che si distaccano dalla staticità dell’arte bizantina, sono molto realistiche e le scene sono piene d’espressività, vitali, naturalmente senza mai arrivare al realismo delle sculture di epoca romana.

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