LA BILANCIA RICERCA V° ELEMENTARE

ECCOVI LA RICERCA SULLA BILANCIA APPROVATA DALLA MAESTRA.
Forse i vostri bambini riuscirebbero senza aiuto di un adulto a fare questa ricerca, il mio no!!!!
A questo punto mi chiedo: se il lavoro è chiaro che lo debbano fare i genitori, non è più semplice dare il compito direttamente a noi?
Il più bravo è stato un papà che fa l'impiegato alla coop, ovvero molto, molto tempo per collegarsi ad internet!!!!

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L’uso della bilancia iniziò probabilmente intorno al 5000 a.C., in Egitto e segna il passaggio da una civiltà primitiva  ad una più evoluta, queste bilance paragonavano il peso di due oggetti.
I Babilonesi introdussero  un’importante innovazione, essi  confrontavano il peso di ciascuno oggetto con quello di alcune pietre che costituiscono  il primo esempio di riferimento standard del peso,  pietre  finemente levigate, conservate per questo scopo.
Il più antico riferimento di una bilancia a braccia eguali risale al 1300 a.C. e si trova nel Papiro di Hammafen contenente un’illustrazione nella quale il cuore del defunto è pesato in una bilancia a due piatti.
Gli Egizi e i Greci usavano semi di grano come la più piccola unità di peso, uno standard che per i tempi era abbastanza uniforme ed accurato, e del quale per molti secoli è rimasta traccia nell’unità di peso chiamata grano.
Le bilance più antiche di cui abbiamo notizia sono quelle con il perno a corda, nelle quali una corda, legata ad un supporto fisso, sosteneva il giogo nel suo punto di mezzo e i piatti erano sospesi con corde agli estremi del giogo. intorno al 2000 a.C., si migliorò notevolmente la precisione praticando i fori in maniera tale che le corde che reggevano i piatti risultassero saldamente trattenute dal peso dei piatti.
Le bilance erano fabbricate con materiali molto comuni ma anche deteriorabili, inizialmente erano usate soprattutto per pesare i metalli e materiali preziosi ma poi vennero usate per tutte le merci.
 Fra gli esemplari romani giunti fino a noi, meritano speciale menzione due, che portano notevoli modifiche nella costruzione della ordinaria bilancia semplice a bracci uguali. Uno di essi, che si conserva nel Museo Archeologico di Firenze, è una bilancia con un braccio ordinario, munito di un piatto; mentre l’altro braccio porta un contrappeso fisso. Esso deve quindi servire per pesare, o controllare pesate di valore costante. La seconda bilancia, proveniente dagli scavi di Pompei consiste in una bilancia a bracci uguali, sospesa ad un arco di sostegno, nella quale, su uno dei bracci, graduato, può scorrere un peso; lo strumento funziona da bilancia e da stadera. Con questa bilancia si profila già lo studio per una trasformazione alfine di ottenere la stadera.
Dopo il crollo dell’impero romano in occidente l’uso della bilancia si fermò perché gli scambi erano ridottissimi e solo dopo l’anno mille si ricominciò a scambiare merci in occidente.
Purtroppo però ogni luogo aveva dei pesi di misura differente e scambiare merci non era facile, e la misura del peso della merce cambiava da luogo a luogo.
 Solo nel 1700 l’introduzione del giogo a coltello portò allo sviluppo delle moderne bilance di precisione, ma non solo gli scambi commerciali internazionali avevano bisogno di un sistema di misura universale per evitare laboriosi calcoli e perdita di tempo.


E’ formata da un’asta di ferro che alle due estremità sostiene due piatti, in uno si posa l’oggetto da pesare e sull’altro si mettono i pesi di riferimento.
Il peso esatto si trova quando i due piatti sono pari.
La stadera è una bilancia a bracci disuguali, il più corto dei quali porta un piatto sul quale viene posato l'oggetto da pesare; sull'altro braccio, notevolmente lungo è incisa la graduazione in chilogrammi e sottomultipli, su cui  scorre un peso, detto romano. La posizione di equilibrio fa da indice per la lettura del peso del carico.
LABASCULA

La bascula è una bilancia a bracci disuguali provvista di un unico piano su cui si pone il carico e il cui abbassamento viene trsmesso per mezzo di un sistema di leve a un braccio analogo a quello della stadera su cui scorre un peso detto romano. Serve per pesare grosse quantità di merci.







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